giovedì 20 dicembre 2018

3a Riunione del Comitato Esecutivo del Programma delle Cattedre SCHOLAS


3a Riunione del Comitato Esecutivo del Programma delle Cattedre SCHOLAS
2 ° Incontro online dei team di ricerca-azione
Roma - 17 - 19 dicembre 2018



Obiettivi - Objetivos- Objectives:

1)        Valutare i progressi dell'Anno Accademico delle Cattedre Scholas
2)        Valutare l'organizzazione del Congresso Scholas Chairs 2018
3)        Generare idee e proposte per l'organizzazione del congresso del 2019
 


 








 Programma:



LUNEDI 17
LUNES 19
MONDAY 19




9.30 a 10.30



Parole di benvenuto delle autorità delle istituzioni che convocano (SE Mons. Angelo Zani - Segretario Generale della Congregazione per l'Educazione Cattolica - Autorità della Pontificia Fondazione SCHOLAS)

Palabras de bienvenida a cargo de las autoridades de las instituciones convocantes (SER Mons. Angelo Zani Secretario General de la Congregación para la Educación Católica – Autoridades de la  Fundación Pontificia SCHOLAS)

Welcoming words by the authorities of the convening institutions (HE Mons. Angelo Zani General Secretary of the Congregation for Catholic Education - Authorities of the Pontifical SCHOLAS Foundation)


10.30 a 11.15

Lo sviluppo del programma Scholas Chair. Obiettivi
Presentato da: Prof. Italo Fiorin (Direttore dell'Università LUMSA-EIS) e Presidente della Commissione Scientifica del Programma delle Cattedre Scholas.

El desarrollo del Programa Cátedras Scholas. Metas y objetivos
Presenta: Prof. Italo Fiorin (Director de Universidad LUMSA- EIS) y Presidente de la Comisión Científica del Programa Cátedras Scholas)

The development of the Scholas Chair Program. Goals and objectives
Presented by: Prof. Italo Fiorin (Director of the LUMSA-EIS University) and President of the Scientific Commission of the Scholas Chair Program)

11.15 a 11.30
Cafe -café – coffee

11.30 a 12.30

Il Programma delle Cattedre Scholas Chair nel contesto del programma Scholas.social. Presentato da: Carina Rossa (direttrice del programma Scholas.social) Le cattedre di Scholas e l'Osservatorio giovanile / Il Congresso dei cyberbulli / Le cattedre di Scholas e il lavoro con i rifugiati in Iraq.

El Programa Cátedras Scholas en el contexto del Programa scholas.social
Presenta: Carina Rossa (Directora del Programa scholas.social) Las Cátedras Scholas y el Observatorio Jóven / el Congreso de Cyberbullyng / Las Cátedras Scholas y el trabajo con refugiados en Irak- 

The Scholas Chair Program in the context of the Scholas.social Program
Presented by: Carina Rossa (Director of the Scholas.social Program) The Scholas Chairs and the Youth Observatory / the Cyberbullyng Congress / The Scholas Chairs and the work with refugees in Iraq

12.30 a 15.00
Pranzo – Almuerzo – Lunch

15.15 a 16.30

Attualità delle Cattedre di Scholas nelle università dei membri del Comitato Esecutivo (5 minuti ogniuno) I membri del comitato che non possono partecipare personalmente fino alla fine dell'attività del pomeriggio vengono aggiunti dal skype

Actualidad de las Cátedras Scholas en las universidades de los miembros del Comité Ejecutivo (5 minutos para cada uno). Se suman por skype hasta finalizar la actividad de la tarde los miembros de la comisión que no puedan asistir personalmente

Scholas Chairs actuallity in the universities of the members of the Executive Committee (5 minutes for each one) Committee members who can not attend personally will participate by skype to the end of the day.

16.30 a 17.00
Valutazione del congresso di Castelgandolfo
Presentato da: Daniel Stigliano (Scholas Chairs Program Coordinator)
Nicola Andrian ( in videoconferenza - lavoro con gli studenti)

Evaluación del Congreso de Castelgandolfo
Presenta: Daniel Stigliano (Coordinador del Programa Scholas Chairs) 
Nicola Andrian ( por videoconferencia- el trabajo con los estudiantes)     

Evaluation of Castelagandolfo Congress
Nicola Andrian (videoconference . students participation)
Presented by: Daniel Stigliano (Scholas Chairs Program Coordinator)      
16.45 a 17.15
Workshop: Contributi per la logistica e l'organizzazione accademica del Congresso Scholas Chairs 2019. Presentati e coordinati da Carina Rossa e D. Stigliano

Taller: Aportes para la organización logística y académica del Congreso Cátedras Scholas 2019 Presenta y coordinan Carina Rossa y D. Stigliano

Workshop: Contributions for the logistics and academic organization of the Scholas Chairs Congress 2018. Introduce and moderate: Carina Rossa e D. Stigliano
17.15 a 17.30


Note conclusive del Prof. Italo Fiorin e del Consiglio di Amministrazione di Scholas

Palabras de Cierre a cargo del Prof. Italo Fiorin y de la Dirección de Scholas

Closing remarks by Prof. Italo Fiorin and the Board of Directors of Scholas


MARTEDI 18
MARTES 18
TUESDAY 18

10.00- 12.00


15.30 -  17.30




Passeggiata turistica. Quartiere ebraico e isola Tiberina
Caminata turística. Barrio Hebreo e Isla Tiberina
Tourist walk. Hebrew Quarter and Tiber Island

Conferenza Webex aperta a tutti i membri dei gruppi di lavoro e ai membri del programma Scholas Chairs. Stato attuale dei gruppi di lavoro. Presenta e coordina: il Prof. Italo Fiorin

Conferencia Webex abierta a todos los integrantes de los Grupos de Trabajo y miembros del programa Cátedras Scholas. Estado actual de los grupos de trabajo. Presenta y coordina: Prof. Italo Fiorin  

Webex conference open to all the members of the Working Groups and members of the Scholas Chairs program. Current status of the working groups. Introduce and moderate Prof. Fiorin

MERCOLEDI 19
MIERCOLES 19
WEDNESDAY

Udienza Generale - Audiencia General – General Audience


martedì 11 dicembre 2018

Aprovado pela CAPES o Evento Científico Internacional "Coloquio Brasil Itália" - Pesquisa INTEREURISLAND

O Departamento de Ciências Humanas DCH III da UNEB, através do Programa de Pós-Graduação Mestrado em Educação, Cultura e Territórios Semiáridos – PPGESA e do Grupo de trabalho sobre a internacionalização acadêmica do DCH III, entre julho e agosto de 2019 sediará o primeiro "Colóquio Brasil Itália - A educação contextualizada e o diálogo intercultural na implementação de novas estratégias de internacionalização da extensão no PPGESA DCH III/UNEB - a pesquisa INTEREURISLAND".
 O projeto foi aprovado pela  CAPES - COORDENAÇÃO DE APERFEIÇOAMENTO DE PESSOAL DE NÍVEL SUPERIOR, através da chamada pública de propostas de eventos científicos no âmbito do Programa de Apoio a Eventos no País PAEP, Edital nº 29/2018.
Hoje é o dia de comemoração no PPGESA e na Direção do DCH III/UNEB.
Amanhã, dia 12 de dezembro de 2019 a primeira reunião de planejamento.
Parabéns a equipe toda e um agradecimento específico a Rose.
Boa caminhada,
Nicola A.
Equipe PPGESA DCH III/UNEB
Il Dipartimento di Scienze Umane DCH III dell'Universit~dello Stato della Bahia - UNEB, attraverso il corso di Post Lauream Mestrado in Educazione, Cultura e Territori Semiaridi  PPGESA ed il gruppo di lavoro sull'internazionalizzazione accademica DCH III, tra luglio e agosto 2019 ospiterà il primo "Colóquio Brasil Itália - Educazione contestualizzata e dialogo interculturale nell'implementazione di nuove strategie di internazionalizzazione della responabilità sociale dell'università nel PPGESA DCH III / UNEB - la ricerca INTEREURISLAND ".
Il progetto è stato approvato da
CAPES - COORDENAÇÃO DE APERFEIÇOAMENTO DE PESSOAL DE NÍVEL SUPERIOR, attraverso il bando pubblico per proposte di eventi scientifici nell'ambito del Programma di sostegno agli eventi nazionali PAEP - n. 29/2018. 
Oggi è il giorno della commemorazione al PPGESA e in rirezione del DCH III / UNEB.
Domani, 12 dicembre 2019, il primo incontro di pianificazione.Congratulazioni a tutto il team e un ringraziamento specifico a Rose. 

Buona camminata, 
Nicola Andrian
Direção DCH III/UNEB

domenica 7 ottobre 2018

Marcia della Pace Perugia Assisi 2018

Con José María do Curral, il Presidente di SCHOLAS OCCURRENTES e il Prof. Italo Fiorin della EIS LUMSA Roma
Uno striscione alla marcia
"Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace. Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen."
(Papa Francesco)
A fine Marcia, alla Basilica di San Francesco in Assisi

martedì 18 settembre 2018

IX Congreso Nacional y I Europeo de Aprendizaje-Serviço Universitario, Madrid - Noi ci siamo

Um appuntamento importantissimo!
Madrid, Spagna: 20 - 22 settembre 2018.

E noi ci siamo!
Presentando i risultati dello Studio di Caso 2 - Juazeiro-BA (realizzato da ottobre 2016 a ottobre 2017 fra i contesti di Padova, Italia e Juazeiro-BA, Brasile, con la partecipazione di tre studentesse del corso di studio in Scienze dell'Educazione e della Formazione, FISPPA, sede di Rovigo, dell'Università di Padova - Dottorato in Co-Tutela UNIPD UNEB) e presentando la nuova linea di ricerca focalizzata sull'educazione contestualizzata (vincolata al Programa de Póg Graduação em 'Educação contextualizada para a convivência com o semi-árido" PPGESA, DCH III/UNEB, Juazeiro-BA).
A breve comunicheremo il materiale presentato al Congresso a Madrid dei prossimi giorni.
Nicola Andrian
Coordinatore ricerca INTEREURISLAND

Titolo presentazione orale: A Service Learning approach in new strategies for processes of internationalization of university social responsibility experiences. The INTEREURISLAND Cyclicity.

Parole chiave: Service Learning; Internazionalizzazione accademica; Responsabilità sociale dell'università; Educazione contestualizzata; Dialogo interculturale.

Evento organizzato da: La Red Universitaria de Aprendizaje Servicio; Asociación Red Universitaria de Aprendizaje-Servicio; Europe Engage.

Link eventohttps://eventos.uam.es/20800/detail/ix-congreso-nacional-y-i-europeo-de-aprendizaje-servicio-en-educacion-superior.html



lunedì 3 settembre 2018

Laboratórios e seminários didáticos interativos - Coração da proposta INTEREURISLAND

Dinâmica sobre relações interpessoais na sala de aula DCH III, UNEB

Os laboratórios / seminários didárticos educartivos, realizandos tanto na universidade como na comunidade, vem sendo considerados como o Coração da proposta INTEREURISLAND, pelo fato de permitir em um único momento as interseções entre a internacionalização e o diálogo intercultural, a extensão e a Aprendizagem Solidária.

Os laboratórios são pensados, planejados e realizados juntos pelo professor, pel@s estudantes brasileir@s e italian@s (em mobilidade), educador@s e sujeitos acolhidos pelas instituições da comunidade que fazem parte do projeto.

Momento através dos quis consegue-se o desenvolvimento do vínculo entre a universidade e a própria comunidade, um vínculo de egualdade e ao par, pelo qual cada sujeito ensina e aprende.

"Ninguém educa ninguém, ninguém educa a si mesmo, os homens se educam entre si, mediatizados pelo mundo." (Paulo Freire)

Os laboratórios e seminários didáticos interativos são atividades do projeto de extensão que se desenvovle através da proposta pedagogica da Aprendizagem Solidária tanto no contexto brasileiro, quanto no contexto italiano.

Contexto de Juazeiro-BA, Brasil

Projeto de extensão: "A relação educativa em contextos extra - escolares"

Disciplina de extensão NUPE - DCH III: Relações interpessoais e dinâmicas de grupo

Temática abordada: A relação educativa (confiança, empatia e auto-estima).

Instituições da comunidade envolvidas: NAENDA Gey Espinheira (adolescentes em condição de conflito com a Lei), Lar São Vicente de Paulo (pessoas idosas em condição de risco e abandono) e Pastoral da Mulher (mulheres em condição de prostituição).

Dinâmicas no Lar São Vicente de Paulo, Juazeiro-BA

giovedì 2 agosto 2018

IL TRAMONTO di un SOGNO REALIZZATO - Report finale dell'esperienza di mobilità internazionale di Sara Fornaro - FISPPA, UNIPD.


Tramonto sul fiume 'São Francisco'
Partire per un lungo viaggio, immergermi in un altro paese, conoscere una nuova cultura, assaporare diversi cibi, incontrare persone nuove, vedere posti sconosciuti, imparare una nuova lingua mi ha sempre affascinato, è sempre stato un mio sogno che finalmente sono riuscita a realizzare.
Ma mai e poi mai avrei immaginato di svolgere un’esperienza universitaria di scambio interculturale all’estero. Invece, così è successo. In un giorno qualunque mi è giunta all’orecchio la possibilità di vivere un'esperienza di tirocinio e studio in Brasile attraverso il progetto di ricerca INTEREURISLAND per un periodo di quattro mesi. Un progetto che prevede l'alternanza fra attività di studio, al corso di laurea in Pedagogia del Dipartimento di Scienze Umane DCH III, dell'Università dello Stato della Bahia, Brasile[1], e attività di tirocinio, in uno degli enti partner della città di Juazeiro-BA,  attraverso progetti di responsabilità sociale dell'università. 
Da quel momento sono stata invasa da una carica di energia positiva che era impossibile nascondere. Ho cominciato a sentire e a realizzare che, forse, il mio sogno si stava concretizzando. 

...NÃO SERÁ DE BATALHAS QUE SE VIVE A VIDA?”
-Raul Seixas-


Nonostante fossi entusiasta nel vedere che il mio sogno si stava concretizzando, di certo non è stata una decisione semplice quella che ho dovuto prendere in poco tempo. Ecco perché il Brasile è stato una continua battaglia, ancora prima di partire. Lasciare la propria casa, la propria famiglia, i propri amici, la propria quotidianità, il proprio nido sicuro non è mai così semplice, soprattutto se per la prima volta devi partire per quattro mesi verso una terra lontana e sconosciuta.
Mille erano le domande che mi tormentavano e a cui non sapevo dare una risposta, come “e se non riuscissi ad adattarmi?”, “e se non riuscissi ad apprendere il portoghese e a farmi capire?”, “riuscirò a stare per un tempo così lungo distante da casa?”, “e se non dovesse piacermi?”, “e se non dovessi farcela?”.
Poi riflettendoci, mi dissi che solo partendo e vivendo l’esperienza avrei potuto dare una risposta a quelle domande, anche perché finalmente avrei potuto realizzare uno tra i miei sogni più grandi. Come potevo farmela sfuggire dalle mani?
Il Bando di concorso del Dipartimento FISPPA, l'attività di formazione specifica, la preparazione dei documenti di tirocinio formativo all'estero e gli aspetti burocratici del visto sono state una serie di cose impegnative da svolgere nei tre mesi precedenti la partenza vera e propria.
Juazeiro della Bahia


E così, il 4 Aprile, dopo due giorni di viaggio infiniti, mi sono ritrovata immersa in una terra per molti aspetti diversa dalla mia ma che ho sentito subito vicino a me, soprattutto grazie ai sorrisi e agli abbracci delle persone che mi hanno fatta sentire accolta e a casa fin dal primo giorno. Ho amato moltissimo la piccola parte del Brasile che ho conosciuto e che porterò sempre nel cuore, soprattutto le persone che quando ti incontrano sembra come ti conoscano da sempre. 


Questa esperienza di mobilità e scambio interculturale è stata soprattutto una battaglia con me stessa perché ha fatto sì che mi guardassi dentro nel profondo, che scavassi dentro di me, giorno dopo giorno, sempre di più. Ciò è stato reso possibile grazie anche agli incontri che facevo ogni due settimane con l’equipe del progetto. Equipe costituita da me, dalla collega Ludovica F., da Giacomo L. e Beatrice A. del Progetto BEA[2] e dal coordinatore della ricerca Nicola Andrian. Questi incontri prevedevano una valutazione delle settimane passate, la programma di quelle successive e in particolare, un momento di riflessione sulla pratica che consisteva nel condividere uno o due 'episodi',  per noi significativi, mettendo in evidenza le percezioni e le emozioni provate, spiegando cosa ritenevamo di aver imparato attraverso l'esperienza e come avremmo applicato tali apprendimenti in futuro. Fu molto difficile fare questo tipo di lavoro introspettivo in quanto non sono abituata a guardarmi dentro ma soprattutto a raccontarmi. Parlare delle mie percezioni, delle mie emozioni, di come mi sono sentita in quel momento, di come l’ho vissuto non è mia abitudine, mi piace ascoltare gli altri, non tanto parlare di me stessa. Ma tutto ciò mi fu di grande aiuto e sostegno durante tutta l’esperienza. Ho imparato in parte, ma con la consapevolezza di aver ancora molta strada da fare, ad ascoltarmi, a capire cosa sto provando, quali emozioni sto sentendo, come il mio corpo reagisce in determinate situazioni. 

Il mio progetto di tirocinio, presentato prima di partire, prevedeva gli obiettivi formativi di seguito riportati, sia personali che professionali, che ho cercato di mettere in pratica e di raggiungere durante tutto il corso dell’esperienza.
  • Integrarmi nel contesto universitario brasiliano. Frequentare i corsi proposti cercando di approfondire le conoscenze già acquisite in campo educativo/formativo/sociale;
  • Entrare in sintonia con la nuova cultura che andrò a conoscere e le sue tradizioni, i suoi usi, il suo modo di pensare, la sua lingua e le persone che incontrerò;
  • Approfondire le conoscenze teoriche e pratiche della proposta pedagogica del Service Learning;
  • Applicare concretamente le conoscenze teoriche apprese durante il mio percorso universitario per poterle sviluppare e migliorare;
  • Mettere in pratica il lavoro cooperativo e collaborativo con l’equipe che affiancherò durante il tirocinio; realizzare un progetto educativo mirato; 
  • Instaurare una relazione educativa con gli ospiti della struttura affinché si crei una relazione che si basi sulla fiducia, sul rispetto, sull’ascolto e sulla collaborazione. Cercare di entrare in empatia con gli ospiti di modo che possano far di te un punto di riferimento;
  • Mettermi in gioco e superare i miei limiti; crescere come persona e come futuro educatore.

Importante per la mia crescita professionale ma soprattutto umana durante questi tre mesi e mezzo trascorsi in Brasile fu l’esperienza di tirocinio presso la Pastoral da Mulher[2] della città di Juazeiro-BA, che opera con donne che praticano la prostituzione o che vivono in condizioni di vulnerabilità sociale. Ciò che ho apprezzato e che mi ha affascinato di più della Pastoral, che è anche la base su cui si fonda il suo approccio pedagogico, è il fatto che le donne con le quali lavora non vengono spinte o obbligate ad uscire dalla condizione di prostituzione ma sono lasciate libere di scegliere e accompagnate in questa loro scelta offrendo una serie di strumenti affinché possano acquisire una maggiore consapevolezza di se stesse, del suo corpo, dei loro diritti e doveri.
Si potrebbe pensare che si tratti solo di informazioni in merito all’uso di contraccettivi o alle malattie sessualmente trasmissibili, certo, di fondamentale importanza. Ma il lavoro svolto dall’equipe multidisciplinare dell'ente va ben oltre questo. È un lavoro orientato a far sì che le donne possano diventare, attraverso un processo di trasformazione che coinvolge ognuna di loro, partecipi e protagoniste delle proprie vite, dei propri percorsi, di loro stesse.
Non a caso, il simbolo della Pastoral è una 'borboleta', che in italiano significa farfalla perché proprio come quest’ultima anche le donna compiano un processo di trasformazione fino al raggiungimento della libertà. 
Durante i primi di mesi di tirocinio ho avuto modo di conoscere il lavoro della Pastoral attraverso il metodo dell’osservazione, la lettura di alcuni testi e la partecipazione alle diverse attività proposte quali le attività di accoglienza, il "cantinho da beleza" (L'angolo della bellezza) e gli incontri di spiritualità. Ho avuto modo di instaurare, giorno dopo giorno, una relazione con l’equipe che per me è stata un punto di riferimento costante, in particolare la coordinatrice pedagogica Ana Paula Silva Dos Santos con cui ho potuto confrontarmi e confidarmi ogni qual volta ne avessi avuto bisogno. 
Un momento del laboratorio alla Pastoral da Mulher

Solo successivamente alla fase di osservazione e reciproca conoscenza ho cominciato a sviluppare un mio laboratorio specifico e fare le mie prime “abordagens”, ovvero le visite alle diverse zone dove le donne praticano la prostituzione. Grazie a questo, ho avuto modo di immergermi completamente nel lavoro della Pastoral e nel mondo della prostituzione, ho potuto comprendere meglio come funziona, perché tutto ciò, prima, esisteva solo nella mia immaginazione. Comprendo adesso che è molto diverso avere un contatto diretto al punto che mi è difficile trovare le giuste parole per descrivere quanto ho provato in quei momenti. 
Equipe della Pastoral da Mulher
Integrarmi all’interno della Pastoral non fu così difficile ma neanche così semplice, soprattutto per la lingua, per l’ambiente nuovo, per la paura di sbagliare e di non dire la cosa giusta, ma piano piano ho cominciato a sentire quel posto come la mia seconda casa e la mia seconda famiglia. L’equipe e le stesse donne mi hanno accolta e fatta sentire a mio agio. Mi hanno incoraggiata a lasciar da parte le paure e a lasciarmi andare, ad essere me stessa.

Ho cercato di catturare e fare mio ogni sorriso, ogni parola, ogni abbraccio, ogni risata, ogni consiglio, ogni lacrima, ogni paura, ogni insicurezza, ogni incertezza, ogni momento prezioso vissuto lì dentro. 
Ho compreso che dietro ogni persona c’è una storia e non ha importanza che tipo di lavoro svolge perché è solo una piccola parte della sua vita, c’è molto altro, c’è molto di più. A volte bisogna sforzarsi di andare oltre l’apparenza, di non giudicare su ciò che si vede, anche se spesso è difficile da fare. A volte basterebbe solo fermarsi e ascoltare, nulla di più. 
La festa di 'Despedida', i saluti finali.
Le attività di tirocinio, sul campo, si sono sempre alternate alle attività di studio alla UNEB, attraverso la frequenza al corso di 'Relazioni interpersonali e dinamiche di gruppo', tenuto dallo stesso coordinatore della ricerca Nicola A., e al corso di Tecnologie della Comunicazione - EDUCOM, tenuto dalla Prof.ssa Edilane Carvalho Teles.
Con studentesse e studenti del corso di lingua e cultura italiane

Un'altra attività significativa sviluppata all'università è stata quella del corso di lingua e cultura italiane che si svolgeva due sere a settimana al campus. Io e Ludovica, mia collega e amica, ci siamo ritrovate a vestire i panni di “facilitatrici / professoresse”. È stato molto divertente vedere le studentesse e gli studenti iscritti impegnarsi nell’apprendere una lingua diversa dalla loro. Mi sono un po’ rivista quando anch’io prima di partire cercavo di apprendere il portoghese grazie al contributo delle studentesse brasiliane Luana C. e Allicia S.C. che erano in mobilità a Rovigo, sempre attraverso la stessa ricerca.
Ora a distanza di qualche giorno dal mio rientro in Italia non posso che dire che la scelta di partire e intraprendere quest’esperienza di mobilità internazionale grazie al progetto di ricerca INTEREURISLAND sia stata la migliore che potessi fare e che rifarei altre mille volte, senza neanche pensarci. Fatico ancora a crederci di aver vissuto tre mesi e mezzo in un paese diverso dal mio e di aver finalmente realizzato un mio sogno. Ho vissuto momenti indescrivibili, che davvero a parole è difficile raccontare perché certe emozioni le puoi solo vivere, provare sulla tua pelle. Ci sono stati momenti di sconforto in cui avrei voluto prendere il primo aereo e tornare a casa, ma poi le piccole soddisfazioni che ricevevo giorno dopo giorno mi facevano capire che il cammino che avevo intrapreso era quello giusto.
Probabilmente questi tre mesi e mezzo non sarebbero stati tali se non li avessi condivisi con l’equipe con cui sono partita, con i miei colleghi che poi sono diventati soprattutto miei amici. Sono davvero felice e fiera di aver vissuto quest’esperienza con Ludovica, Beatrice e Giacomo. Porterò sempre con me le risate (quelle da far male alla pancia), le chiacchierate, le abbuffate di cibo, le lacrime, i consigli, le attraversate del deserto, le maratone di film, le stupidaggini, i pomeriggi alla ilha do fogo la vista di posti meravigliosi, le nuotate nelle cascate, le corse a cavallo, le feste… tutto quello che ha reso speciale e indimenticabile questo Brasile!
Un grazie a Nicola per avermi dato la possibilità di vivere quest’esperienza e di avermi, soprattutto, accompagnata.

Alla 'Chapada Diamantina'
Sara Fornaro
Corso di studio in Scienze dell'Educazione e della Formazione
FISPPA UNIPD, sede di Rovigo

[1] Info DCH III, UNEB: http://www.uneb.br/juazeiro/dch


[2] Info Progetto BEA (En.A.R.S.): http://www.enars.it/joomla/it/progetti/progetto-bea


[3] Info Pastoral da Mulher, Unidade Oblata della Città di Juazeiro-BA: http://unidadeoblatajuazeiro.blogspot.com/ - Coordenação: Fernanda Lins, Juazeiro-BA.